sabato 7 febbraio 2009

....lo sfruttamento nei cantieri edili della provincia di or

Dalla Siria la tratta dei clandestini
Irregolarità nei cantieri, denunciato anche Dorascenzi
Sabato 07 febbraio 2009
Gli immigrati vivevano all'interno di case-lager e chi protestava era rispedito in patria. Avevano permessi di soggiorno contraffatti. Tra i denunciati Guido Dorascenzi. Che si difende: all'oscuro di tutto.
Vedi le fotoVedi le altre fotoVedi le altre fotoIclandestini arrivavano dalla Siria, alcuni anche dall'Egitto: giovani, forti e disposti a lavorare senza storie. In cambio di uno stipendio da fame. Vivevano all'interno di case-lager e chi protestava veniva subito rispedito in patria. Arrivavano nell'Oristanese col permesso di soggiorno contraffatto, procurato dalla stessa banda organizzava i viaggi e li piazzava nei cantieri. L'indagine dei carabinieri si è conclusa con gli arresti tra Oristano, Olbia, Milano, Roma, Imperia e Varese. Numerosi anche i denunciati, tra i quali l'imprenditore oristanese Guido Dorascenzi (titolare dell'impresa che ha realizzato un complesso alberghiero nella pineta di Is Arenas), 61 anni, già presidente regionale di Confindustria, accusato di favoreggiamento della permanenza di clandestini sul territorio nazionale. Dorascenzi, riferisce l'agenzia Agi, si è sempre difeso, sostenendo di essere all'oscuro delle presunte irregolarità addebitategli per l'impiego di manodopera straniera da parte di imprenditori esterni, ai quali aveva affidato dei lavori.
GLI ARRESTI L'operazione, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era gestita da due società: la Piramidi costruzioni con sede legale a La Maddalena e la Costa Smeralda Dubai costruzioni, sorta successivamente a Olbia. Ai vertici delle imprese (che promuovevano la loro attività anche su internet) c'erano sei immigrati che si preoccupavano di reclutare i clandestini. Tutti sono stati arresti dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, alla contraffazione di documenti, la sostituzione di persona e la ricettazione. In cella Matar Elmor, siriano di 38 anni; Ahmad El Nasif, anche lui siriano di 27 anni; Tarek Mohamed Mousa, egiziano di 30 anni; Aaziz Aderouj, marocchino ventisettenne; Adriana Pompeo, brasiliana di 29 anni, e Nayef Khallouf di 33 anni. I militari hanno anche arrestato altri due siriani che non avevano rispettato l'ordine di abbandonare il territorio italiano e denunciato una quindicina di persone. 
IL TRAFFICO A Milano venivano scelti gli immigrati più adatti per il lavoro sulle impalcature: a ognuno veniva consegnato un permesso di soggiorno falsificato e tutti venivano trasferiti nell'Oristanese. A Torre del pozzo, Nurachi e negli altri paesi della provincia erano stati allestiti gli alloggi. «Oltre a essere costretti a lavorare in cambio di uno stipendio bassissimo, gli immigrati doveva anche pagare l'affitto delle case», aggiunge il comandante del Reparto operativo, Andrea Matteuzzi. «In più tutti i lavoratori dovevano pagare il viaggio fino all'Italia: non meno di 4 mila euro». Le perquisizioni hanno portato al recupero di centinaia di documenti falsificati, pronti per essere consegnati ai clandestini che sarebbero arrivati in Italia nelle prossime settimane.

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