Dalla Siria la tratta dei clandestini
Irregolarità nei cantieri, denunciato anche Dorascenzi
Sabato 07 febbraio 2009
Gli immigrati vivevano all'interno di case-lager e chi protestava era rispedito in patria. Avevano permessi di soggiorno contraffatti. Tra i denunciati Guido Dorascenzi. Che si difende: all'oscuro di tutto.

GLI ARRESTI L'operazione, secondo la ricostruzione dei carabinieri, era gestita da due società: la Piramidi costruzioni con sede legale a La Maddalena e la Costa Smeralda Dubai costruzioni, sorta successivamente a Olbia. Ai vertici delle imprese (che promuovevano la loro attività anche su internet) c'erano sei immigrati che si preoccupavano di reclutare i clandestini. Tutti sono stati arresti dai carabinieri del Reparto operativo del comando provinciale, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e allo sfruttamento dell'immigrazione clandestina, alla contraffazione di documenti, la sostituzione di persona e la ricettazione. In cella Matar Elmor, siriano di 38 anni; Ahmad El Nasif, anche lui siriano di 27 anni; Tarek Mohamed Mousa, egiziano di 30 anni; Aaziz Aderouj, marocchino ventisettenne; Adriana Pompeo, brasiliana di 29 anni, e Nayef Khallouf di 33 anni. I militari hanno anche arrestato altri due siriani che non avevano rispettato l'ordine di abbandonare il territorio italiano e denunciato una quindicina di persone.
IL TRAFFICO A Milano venivano scelti gli immigrati più adatti per il lavoro sulle impalcature: a ognuno veniva consegnato un permesso di soggiorno falsificato e tutti venivano trasferiti nell'Oristanese. A Torre del pozzo, Nurachi e negli altri paesi della provincia erano stati allestiti gli alloggi. «Oltre a essere costretti a lavorare in cambio di uno stipendio bassissimo, gli immigrati doveva anche pagare l'affitto delle case», aggiunge il comandante del Reparto operativo, Andrea Matteuzzi. «In più tutti i lavoratori dovevano pagare il viaggio fino all'Italia: non meno di 4 mila euro». Le perquisizioni hanno portato al recupero di centinaia di documenti falsificati, pronti per essere consegnati ai clandestini che sarebbero arrivati in Italia nelle prossime settimane.
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